Ad ognuno il suo e l’aquila sbiadisce

Corpo Forestale Sicilia

Messina, 09 luglio 2018 – Ancora una volta, ne ho visti almeno 5 – siamo davanti ad un tentativo di riformare il Corpo Forestale della Regione Siciliana. Devo dire che non sento e leggo cose diverse dal passato e questo non depone bene; eppure non credo ci saranno altre occasioni per ridare vigore all’Istituzione Forestale sicula.

L’unica novità – come abbiamo già scritto – è la manifesta volontà politica di rilanciare il CFRS. Proprio per questo eccezionale motivo ci si aspettava di vedere un grande movimento sindacale trovasse una univocità di intenti per contribuire alla riforma che significa (sotto l’aspetto sindacale, ridare dignità ai lavoratori in divisa e non del Corpo). Ma leggendo i post del social “Forestali r.s. in divisa” non sembra proprio che le OO. SS. abbiamo notato l’interesse del presidente Musumeci e del Governo per il Corpo.

Come le volte precedenti l’argomento riforma è utilizzato per rivangare screzi e diatribe ideologiche e sindacali. Pare che il punto fondamentale, cioè riformare un’Istituzione per il futuro nell’interesse pubblico e dei lavoratori che in essa opereranno, non sia di grande importanza. Ognuno cerca di trovare spazio – o di farselo a spintoni – per ripetere la politica sindacale del passato che, è evidente, ha dato qualche euro e qualche grado, ma a scapito dell’Istituzione Forestale. Alcuni sindacali amici mi dicono che questo è il compito del sindacato, ma non ne sono tanto convinto. Commissari, ispettori, ecc. di che cosa?

Ma se non è il Sindacato ad avere la visione del futuro lavorativo del CFRS, chi dovrebbe averla?

Non voglio sembrare offensivo, ma vedo solo dei “nani” che litigano e si gonfiano il petto nel tentativo di apparire meno “nani” fra i “nani”.

Ritengo – magari sbagliando – che in questo momento storico il CFRS ha bisogno di essere riformato per rimuovere le ragioni che lo hanno portato all’attuale agonia:

– dirigenza del ruolo della Presidenza senza professionalità specifica;

– confusione sulla specializzazione tecnica con funzioni di polizia, scioccamente ed in mala fede utilizzata per giustificare tutto ed il suo contrario – ricordiamo che anche i Carabinieri, corpo militare, operano con funzioni di polizia, o la Guardia di Finanza che è corpo tecnico con funzioni di polizia.

Basterebbe fare chiarezza e dare un vertice competente e qualificato per aprire il futuro di legalità ed ordine organizzativo al CFRS. I concorsi per il personale, il rinnovo di mezzi e strutture sarebbero la naturale prospettiva per la volontà politica dichiarata. Come dire se il CFRS è ritenuto un punto importante dell’autonomia siciliana, trovare i finanziamenti sarebbe possibile.

Ma se i rappresentanti – e gli stessi rappresentati – del CFRS utilizzano questa occasione per liti sciocche, pretestuose, egoiste e poco istituzionali, che tipo di traguardo si può pretendere. Come sempre si otterrà qualche euro, qualche baffo e magari qualcuno potrà dire “sono il più scaltro, il più bello, il più forte”.

Da più parti, più o meno a caso, vengono citate norme regionali e statali per sostenere tesi di vario tipo. Non voglio discutere sulle interpretazioni, non sarei capace di fare meglio; ma forse prima di produrre tesi giuridiche, si dovrebbe avere un’idea sul quello che è necessario fare, poi trovare il sostegno di norme vigenti o proporne – se possibile – nuove, in fondo come si può fare una riforma senza nuove norme che sorreggano la riforma stessa, altrimenti non sarebbe nemmeno una riforma.

Senza alcuna pretesa di infallibilità e lasciando la valutazione giuridica ad un secondo momento, vorrei parlare di alcune proposte lette:

– CFRS a Palazo d’Orleans alle dipendenze del Presidente della Regione. Si tratta di una proposta avanzata qualche lustro addietro, è affascinante, sarebbe risolutiva per la dipendenza funzionale, però dovrebbe anche prevedere che il Presidente – o il Governo – nomini al comando del Corpo, almeno nel primo periodo di 5 anni, un ufficiale di alto grado di uno dei copri di polizia nazionale; a regime un ufficiale del CFRS con un buon curriculum (giusto per evitare la nomina di inopportuni e/o paraculi politici).

– ri-istituzione del ruolo della dirigenza del CFRS (primo dirigente colonnello, ecc. ecc.). Prevedendo la formazione tecnica con funzioni di polizia e l’assunzione delle qualifiche previste dal ruolo. A tal proposito non serve parlare di ufficiali di P S, la gerarchia è stabilita dai ruoli e la competenza operativa che nel caso della P S forse non è proponibile senza un accordo con lo Stato che ha competenza esclusiva.

– le norme vigenti circa i ruoli delle altre figure di lavoratori (commissari, ispettori, ecc.) sono già coerenti ed esplicite in fatto di organizzazione gerarchica, competenze, funzioni e qualifiche.

Ai Lettori in divisa che – giustamente – chiedono remunerazioni coerenti alla loro funzione e responsabilità, vorremo dire che senza una riforma chiara e definitiva che dia credito all’Istituzione Forestale e un futuro dignitoso, ogni euro avrà un sapore strano e non renderà credibile la proposta di alcuna riforma, conseguentemente il CFRS perirà e tutti gli appannaggi – con grande soddisfazione degli altri impiegati regionali – diventeranno non più esigibili.

Mi scuso se, non volendo, ho mancato di rispetto a qualcuno, mi piacerebbe che queste opinioni, scritte con buon animo, possano servire per una discussione seria che dia idee molto più importanti delle mie.

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